In pieno stile "due passi avanti, uno indietro" sono nel bel mezzo di una tempesta in alto mare; mi sono fatta trovare impreparata e ora sto cercando di correre ai ripari.
Inizialmente credevo che il caos e il nervosismo di questo ultimo periodo fossero a causa della mia stanchezza, per un carico eccessivo di lavoro casa vecchia/casa nuova. Ma ieri sera la bomba è definitivamente esplosa e, a parte la vergogna per gli urli che si devono essere sentiti in tutto il condominio, mi ha permesso di guardarci dentro e capire di cosa era fatta.
Ingrediente 1: mio marito parte la mattina alle otto e arriva la sera alle otto/ottoemezza. Il vantaggio è che quando c'è aiuta tutto quello che può; lo svantaggio è che se non ci fosse ci sarebbe molto meno da cucinare e stirare. Sabato e domenica si dedica alla demolizione della casa vecchia.
Considerato che in questo momento per motivi economici non si può fare diversamente, mi trovo parecchie ore da sola a gestire come posso casa e figli.
Ingrediente 2: due week-end consecutivi passati a spostare mobili hanno lasciato uno strascico di stanchezza fisica e non solo.
Ingrediente 3: in accordo con il medico sto concludendo la cura con i farmaci antidepressivi. La zattera ondeggia ma non si capovolge.
Ingrediente 4: la bimba è in fase di gelosia acuta nei confronti del fratellino. Il che si traduce in botte, litigi, ringhi tra fratelli; capricci, prepotenza, aggressività e sfida nei miei confronti.
Questa situazione va avanti da qualche tempo, per cui ho già chiesto pareri e aiuti alle persone più vicine. Ora credo fermamente che sia giunto il momento di prendere le seguenti contromisure:
1. una settimana di ferie della bimba dai nonni, a 60 km di distanza, così lei si rilassa e io pure.
2. dalla settimana successiva, i nonni più vicini vanno a prendere i bimbi a scuola, per tre volte a settimana, così in quei pomeriggi ho due ore "libere".
3. vorrei riuscire ad avere due sere ogni quindici giorni (al mese?!) per andare in piscina e per andare, chessoio, al cinema con mio marito,
ma non è detto che sarà possibile a breve termine.
4. Si chiama Play therapy, ma può essere semplificata con: dedico mezz'ora al giorno a giocare con la bimba e solo con lei. Mi sono già accorta che ne ha disperatamente bisogno. Dovrò però dedicare del tempo per riorganizzare la stanza dei giochi, prendendo spunti (qui, qui e qui ad esempio) da ciò che sento mio dei modelli steineriano e montessoriano, senza forzature ed estremismi, perché lì dentro c'è una tale confusione di cose di tutti i tipi che il più delle volte alla domanda "a cosa giochiamo", restiamo entrambe confuse. E' pur vero che altre volte basta un palloncino o una pallina di carta accartocciata per passare mezz'ora di distensione. Mi è infine stato utile leggere questo post su Genitoricrescono.
Ciao Ortensia, mi sei simpatica! Un abbraccio. Francesca
RispondiEliminaCiao Francesca, non sai quanto il tuo messaggio mi abbia scaldato il cuore! Ti auguro una buona giornata ^__^
RispondiEliminaciao! sei ancora lì? baci e solidarietà
RispondiEliminapaola
ehm... sì ci sono ancora, un po' sbrindellata come robinson crusoe... e come tutte le mamme, mi sa. Grazie per aver lanciato un razzo di segnale e di solidarietà, sventolo la mano in segno di saluto e vado a ticchettare sulla tastiera nuove novità! :D
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